I quartieri di San Donato Milanese
Fino al 1950 San Donato aveva mantenuto
caratteristiche di borgo rurale agricolo, con una popolazione che non arrivava alle 3.000
unità. li grande boom economico e abitativo di quel periodo investe la città, in
particolare a partire dal 1951 e per tutto il decennio successivo quando a San Donato
trova sede un grande complesso industriale "la SNAM", controllata dall'AGIP alla
cui direzione era Enrico Mattei (società che nel 1953 entrerà a far parte dell'allora
costituendo complesso ENI, sempre sotto la direzione di Mattei,).
Attualmente San Donato si presenta come un
insieme di quartieri, sorti in periodi diversi, caratterizzati da differenti modalità di
crescita, varia progettazione e composizione sociale. Lo sforzo dell'Amministrazione
Comunale è indirizzato da anni alla creazione di una sempre maggiore coesione e
armonizzazione delle diverse zone della città, attraverso un'attenta dislocazione dei
servizi, interventi urbanistici, collegamenti urbani ecc.
POPOLAZIONE RESIDENTE PER
QUARTIERE, INDIVIDUI E FAMIGLIE
Quartiere |
Maschi |
Femmine |
Totale |
Famiglie |
Concentrico |
3.208 |
3.330 |
6.538 |
2.837 |
Certosa |
3.905 |
3.844 |
7.749 |
3.054 |
Metanopoli |
4.199 |
4.205 |
8.404 |
3.304 |
Bolgiano/Europa |
3.893 |
3.932 |
7.825 |
3.092 |
Poasco |
1.131 |
1.071 |
2.202 |
867 |
Senza Fissa Dimora |
1 |
1 |
2 |
2 |
Totale |
16.337 |
16.383 |
32.720 |
13.156 |
Fonte: Comune San Donato M.se, settembre
98
vedi anche:
->Cenni Demografici - San Donato
Milanese <-
QUARTIERE CONCENTRICO
Il cosiddetto quartiere Concentrico
raggruppa il nucleo centrale più antico, sorto attorno al quinto miliario della via
Emilia, insieme a zone di urbanizzazione più "vecchie" (vie Libertà, Cesare
Battisti, Martiri di Cefalonia) e più recenti (via Europa, via Gramsci).
QUARTIERE CERTOSA
E il quartiere sorto a partire dal
dopoguerra a ovest della via Emilia: è un quartiere popolosissimo, cresciuto in modo
rapido e caotico a partire dagli anni dell'emigrazione interna, quando dalle campagne
meridionali tanti contadini si trasferirono nelle città dei nord per andare a lavorare
nelle fabbriche.
Fino a pochi anni fa tagliato fuori dalla
città dal
Redefossi e dalla ferrovia Milano-Bologna, si trova oggi, dopo la
copertura del Redefossi, a vivere una nuova stagione di integrazione e riqualificazione,
grazie anche agli interventi di risanamento e di nuova urbanizzazione.
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