I quartieri di San Donato Milanese /
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I Nuovi Progetti
Sono in fase di realizzazione alcuni
progetti che caratterizzeranno la città del futuro: un moderno centro città,due
quartieri in più e la sistemazione a verde pubblico dellarea Redefossi.
UN NUOVO CENTRO
CITTADINO
i cittadini discutono insieme e
presentano progetti per la sorte del pratone
Il Centro cittadino di San Donato sorgerà
sull'area delimitata da via Gramsci, via Martiri di Cefalonia, via Europa bis e via
Morandi: quello che per tanto tempo è stato chiamato il pratone. Per la
progettazione di questa zona, che una recente variante al Piano Regolatore destina per i
due terzi a verde pubblico e giardini e per un terzo a edifici residenziali e attrezzature
pubbliche, è stato lanciato negli anni scorsi dalla SNAM un concorso di idee tra sei
architetti di fama internazionale, che hanno esposto i loro progetti alla
cittadinanza.
Nel corso di una serie di assemblee con i cittadini per la valutazione di quei progetti,
l'amministrazione Comunale ha però considerato che per progettare quest'area di
importanza vitale per la città era necessaria la partecipazione attiva e propositiva dei
cittadini. E stato quindi deciso di rinunciare a progettare secondo i metodi
tradizionali privilegiando la progettazione partecipata, che ha visto il
coinvolgimento di tutti gli strati sociali e di tutte le fasce d'età che compongono
sandonatese. Hanno partecipato a questa iniziativa le scuole, le Associazioni, i Centri
sociali e i privati cittadini. Sono emerse indicazioni, richieste e suggerimenti che
serviranno da guida per il bando di concorso di architettura che dovrà identificare il
progetto finale. Ecco cosa è emerso (clicca
qui per i dettagli su "IL
CENTRO CITTADINO DI SAN DONATO UN PROGETTO CON GLI ABITANTI")
AFFARI E SAN FRANCESCO:
DUE NUOVI QUARTIERI
" oggi conosciuto come "LE TORRI LOMBARDE"
Affidato alla creatività dell'architetto
giapponese Kenzo Tange, il progetto dei due quartieri, uno direzionale denominato San
Francesco e l'altro, strettamente correlato e residenziale denominato Affari,
costituiranno una città nella città e sorgeranno tra la via Emilia e il
nuovo raccordo dell'Autostrada del Sole. Il primo studio prevede infatti la costruzione di
8 palazzi per uffici di 10 piani ciascuno, disposti ad anfiteatro rispetto ad una
direttrice che si collega con il centro cittadino, e collegati tra loro da edifici bassi.
Al centro dell'anfiteatro un grande residence di 11 piani, che ospiterà sale conferenze,
bar e ristoranti. In posizione baricentrica rispetto alle torri saranno collocati i
servizi: mense e galleria commerciale. Un edificio isolato, prospicente l'autostrada,
ospiterà l'esposizione e gli uffici della BMW Italia. I quartieri avranno anche una vita
sotteranea:
la maggior parte dei parcheggi, magazzini, archivi, impianti centralizzati e sale di
controllo saranno infatti collocati sotto il livello del suolo. Il secondo progetto
prevede invece la costruzione di 9 edifici di 6 piani a destinazione residenziale, per un
totale di 620 appartamenti e 26 negozi, affiancati da 3 torri di 9 piani collegati da
corpi da edifici più bassi e da un altro gruppo di edifici terziario-direzionali. Tutti
questi edifici saranno disposti a raggiera rispetto al centro del progetto, che si
proietta verso San Donato. Mille miliardi di spesa previsti, un milione di metri cubi di
edifici e 8 mila posti auto coperti: questo progetto coprirà una superficie di quasi 630
mila metri quadrati di cui 206 mila occupati da uffici, nei quali lavoreranno circa 10
mila impiegati. I parcheggi di superficie occuperanno 122 mila metri quadrati (211 mila
metri quadrati saranno invece adibiti a parcheggi (sotterranei). Per il verde pubblico
saranno riservati 3 milioni 112 mila metri quadrati, circa il 50% dellintera
superficie dedicata alla costruzione dei due quartieri.
I QUARTIERI AFFARI E SAN FRANCESCO: i
numeri del futuro
1.000 Mld di £= spesa prevista
1.000.000 m3= cubatura degli edifici
630.000 m2= superficie totale dei quartieri
206.000 m2 = superficie adibita a uffici
10.000 = persone impiegate negli uffici
122.000 m2 = area adibita a parcheggi di superficie
211.000 m2 = area adibita a parcheggi sotterranei
3.112.000 m2 = area adibita a verde pubblico
UN' OASI VERDE SULLEX
REDEFOSSI
Prenderà corpo a breve il progetto per la
sistemazione dell'area ottenuta dalla copertura dell'ex canale Redefossi, il cui progetto
è affidato all'architetto italo Rota e all'ingegnere Stefano Barozzi. Il progetto
riguarda la sistemazione del tratto lungo la via Emilia e le
aree immediatamente circostanti, comprese tra la via Piave e lo svincolo per le
tangenziali. Intende armonizzare il tessuto urbano trasformando due elementi - il
Redefossi e la via Emilia - che per decenni hanno costituito una barriera tra le due parti
della città, in un luogo di socializzazione e incontro. All'altezza della via Piave
infatti la via Emilia sarà divisa in due da un grande cuneo verde al centro
del quale troverà posto una serra.
LA SERRA
Progettata per divenire un nuovo punto di
riferimento nel panorama della città, la costruzione in vetro e legno sarà resa
caratteristica dalla facciata con due elementi a forma di fiore realizzati mediante una
struttura metallica e rivestiti con lastre di alluminio elettrocolorato.
Ospiterà, in un ambiente completamente climatizzato, vegetazione di tipo subtropicale e
servizi per il tempo libero, in modo da rendere piacevole il soggiorno al suo interno in
tutte le stagioni.
D'estate, infatti, le superfici vetrate si apriranno sul verde, mentre dinverno la
serra avrà le vetrate chiuse.
IL SISTEMA DEL
VERDE
Il cuneo che dividerà la statale avrà una
lunghezza di circa 130 metri e una larghezza massima di 28; sarà costituito da più
giardini, caratterizzati da una grande varietà di essenze ed è destinato a diventare un
polmone verde, un parco attrezzato, meta di soste e passeggiate. Vi troveranno quindi
collocazione un prato e percorsi in terra battuta, oltre a giardini monotematici.- il
giardino dei bambù, il giardino dei frutti, il giardino padano - con un piccolo
specchio d'acqua |