In prima linea
San Donato con il tempo diveniva sempre più
prospera e fertile grazie al validissimo sistema di irrigazione e ai molti mulini
costruiti sulle rogge, sul Lambro e sulla Vettabbia.
Fu sempre più punto strategico di incontri
al vertice e di scontri frontali tra acerrimi nemici. Qui il 13 luglio 1278 si
scontrarono le opposte fazioni dei Torriani e dei Visconti, e meno di tre
secoli dopo, fra il 13 e il 14 settembre 1515, si combatté laspra battaglia
di Marignano, in una vasta zona che andava da Melegnano (Marignano appunto) a San
Donato, che vide opposte le truppe francesi allesercito svizzero e ai Lanzichenecchi,
sostenitori degli Sforza; dopo la battaglia (detta dei Giganti), passata alla
storia per aver costituito l'atto di nascita della secolare neutralità svizzera, il
vincitore Francesco I si acquartierò presso la casa dei principi Rasini (attuale Cascina
Roma), in attesa di prendere possesso di Milano. Degna di rilievo è la notizia che
proprio in questi anni, e precisamente nel 1561, la famiglia dei Marchesi
DAdda fece costruire in San Donato una chiesetta detta Oratorio di Santa
Croce, cui verrà annessa una casa per poveri fanciulli; questo sarà il primo
orfanotrofio della Provincia di Milano dei Padri Somaschi di San Martino e proprio da San
Martino i bambini prenderanno il nome di "Martinitt".
Intanto proseguiva l'opera di bonifica,
durata sino al XIX secolo: A quellepoca si costruirono anche dei canali, o meglio,
si deviarono i corsi dei Canali già esistenti come la roggia Spazzola, il canale
Certosa, la roggia Vettabbia, il Redefossi.
Un importante crocevia
In San Donato, di nuovo si ebbero tempi
difficili con la venuta del giovane ufficiale Napoleone Bonaparte, i cui soldati,
nel raggiungere Milano da Lodi, transitarono da qui con grande tracotanza.
La dominazione degli Austriaci in
Lombardia mise ancora una volta San Donato in posizione di rilievo: vennero infatti
istituite le prime classi elementari, mentre a Chiaravalle risiedeva unostetrica e
venne aperta anche una farmacia.
I moti del 1848
Durante le Cinque Giornate di Milano
(18-22 marzo 1848) San Donato offrì ai ribelli il suo aiuto incondizionato, accettando di
distruggere i ponti sui suoi canali e di interrompere le strade scavando delle fosse per
non dare scampo al nemico in fuga.
Ripresa la lotta, Milano cadde ancora in
mano agli Austriaci: le condizioni di resa vennero imposte dai vincitori proprio a San
Donato.
Nella sala prospiciente il cortile della
Cascina Roma, infatti, il 5 agosto 1848 avvenne la firma dei preliminari per
larmistizio tra Austriaci e Piemontesi, conosciuto come Armistizio Salasco,
che mise fine alla prima fase della Prima Guerra dIndipendenza.
Alla presenza del Conte Salasco, del
Podestà di Milano e del Maresciallo Radestzky, che aveva posto il suo quartier generale
presso la Cascina Roma, si consuma tristemente lepilogo eroico delle Cinque Giornate
di Milano.
Arriva la ferrovia
Nel 1880 un avvenimento importante fu
linaugurazione della prima linea ferroviaria che da Porta Romana giungerà
fino a Lodi passando per San Donato: il treno era il famoso "gamba
de legn" della Società dei Tramwais interprovinciali |