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Amnesty International 

Tutto questo è dedicato a coloro che hanno firmato i nostri appelli...

ecco alcuni dei numerosi risultati dello scorso mese!

GRAZIE AMNESTY

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 "Mio fratello e' nel braccio della morte per un reato che non ha commesso.

Normalmente, nel mio paese, li uccidono subito dopo la sentenza. Grazie ad

Amnesty, e' ancora vivo e stiamo lottando per impedire la sua esecuzione.

Questo e' solo un esempio dell'importanza del lavoro di Amnesty

International."

(Dilobar Khudoberganova, attivista dell'organizzazione non governativa

dell'Uzbekistan "Madri contro la pena di morte e la tortura")

 "Da cinque anni, in ogni incontro con i giovani, con le scuole parlo

sempre dell'importanza del lavoro di Amnesty International. Grazie per

quello che fate!"

(Tamara Chikunova, fondatrice di "Madri contro la pena di morte e la

tortura", organizzazione non governativa per i diritti umani

dell'Uzbekistan)

  "Ora mio figlio, a 31 anni, e' una persona nuova, piena di forza e di

energia. Conosce l'alfabeto e usa una ventina di parole. Sa scrivere i

punti, le virgole, sa fare la sua firma e puo' contare fino a dieci... e

prima era considerato un analfabeta e basta. Ha imparato nuove attivita'.

Grazie a voi questo e' stato possibile!"

(X:Y, madre di un ragazzo affetto da sindrome di Down, la cui situazione

e' completamente cambiata da quando AI e la "Associazione bulgara per le

persone con disabilità intellettive" hanno lanciato una campagna per

mutare il trattamento cui sono sottoposte le persone con disabilità

intellettive in Bulgaria)

 

 

 

BUONE NOTIZIE

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Rilasci :

  Cuba - Il poeta e giornalista Raul Rivero, prigioniero di coscienza

adottato da Amnesty International, e' stato rimesso in liberta' il 30

novembre dopo aver trascorso circa 18 mesi in carcere. Era stato

condannato a 20 anni nel 2003 per "attentato contro lo Stato". Due giorni

dopo e' stato rilasciato, per motivi di salute, anche Edel Jose' Garcia,

che stava scontando una condanna a 15 anni per lo stesso motivo

  Etiopia - Il 15 novembre Diribi Demissie, Gemechu Feyera e Sentayehu

Workneh, responsabili di Mecha Tulema, un'organizzazione per lo sviluppo

della popolazione Oromo, sono stati rilasciati su cauzione. Erano stati

arrestati a maggio, con l'accusa di incitamento alla rivolta armata e

appartenenza a un'organizzazione armata, il Fronte di liberazione Oromo.

Amnesty International li aveva adottati come prigionieri di coscienza.

Insieme a loro e' stato rilasciato, sempre su cauzione, Ayelew Itisa,

impiegato del Segreratiato di Mecha Tulema.

  Bahrain - Il 21 novembre 'Abdi Hadi al-Khawaja, attivista per i diritti

umani, e' stato rilasciato a seguito di un decreto del Re, sceicco Hamad

bin 'Issa Al-Khalifa. Poche ore prima della grazia, Al-Khawaja era stato

condannato a un anno di carcere per vari reati tra cui quello di

"incitamento all'odio". Amnesty International aveva chiesto la sua

scarcerazione in quanto prigioniero di coscienza.

Lo stesso giorno lo sceicco Al-Khalifa ha disposto il rilascio di 13

persone arrestate il 28 ottobre durante una manifestazione.

  Libia - Fawzla 'Abdullah Gogha, moglie dell'attivista politico e

prigioniero di coscienza Fathi al-Jahmi, e' stata rilasciata intorno alla

meta' di novembre. Il 23 settembre era stato rilasciato anche il figlio,

Muhammad Fathi al-Jahmi (vedi buone notizie 42/2004)

  Tunisia - Il 3 novembre numerose decine di prigionieri politici sono stati

rilasciati, con la condizionale, dopo aver passato in alcuni casi più di

dieci anni in carcere per l'appartenenza al movimento islamico illegale

"Rinascita".

  Myanmar (Birmania) - La giunta militare ha deciso di liberare 3937

detenuti "arrestati illegalmente" dai servizi segreti militari diretti

dall'ex primo ministro Khin Nyunt, deposto il mese scorso. La maggior

parte delle persone che verranno liberate erano in carcere per reati

comuni. Tuttavia, negli elenchi resi noti dalla giunta militare figurano

alcuni esponenti di primo piano della Lega nazionale per la democrazia

(l'opposizione politica del paese) adottati da Amnesty International, come

U Win Tin, Ko Khun Sai, Kyaw San, Ohn Maung, Toe Bo, Min Ko Naing e Aung

Zin.

Sudan - Tredici donne ospitate nel campo profughi di al-Geer, nel Darfur

meridionale, sono state scarcerate il 15 novembre a seguito di un'azione

urgente di Amnesty International. Erano state arrestate il 10 novembre nel

corso di un raid della polizia sudanese, in uno dei frequenti tentativi di

sgomberare i campi profughi, e accusate genericamente di "crimini contro

lo Stato".

 Espulsioni forzate

   Swaziland - Il 10 novembre i giudici della Corte d'appello hanno assunto

una ferma posizione in favore del rispetto dei diritti umani: o il governo

del Re Mswati III rispetterà una loro sentenza o non riprenderanno il

proprio posto. Il braccio di ferro va avanti dal novembre 2002, quando la

Corte d'appello si pronunciò a favore di un gruppo di famiglie che erano

state espulse dalle proprie terre per ragioni politiche.

Pena di morte/Tortura

  Nigeria - Il 10 novembre Hajara Ibrahim, una diciottenne condannata alla

lapidazione per adulterio da un tribunale locale, e' stata assolta in

appello.

 

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