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<s> Neil Gaiman, <a> vari, <e> DC/Vertigo [1/89]
L'idea anche qui', come in diverse storie dell'autore, era quella di far rivivere un vecchio personaggio ,solo che Gaiman lo trasforma in qualcosa di molto piu' complesso ed affascinante. Nella mitologia personale dell'autore esistono sette entita' i cosiddetti Endless o Eterni e sono: Dream (Sogno), sua sorella Death (Morte), Destruction (Distruzione), Despair( Disperazione), Destiny(Destino), Delirium(Delirio) e Desire(Desiderio), non sono delle divinita', perche' incorporano tutte le divinita' in quanto sono creazione della mente degli uomini e in quanto tali possono inglobano tutte le religioni e tutti i credi infatti ci possiamo trovare Anubis, Loki e Odino, oscure divinita' babilonesi e altri.
Il protagonista e' Dream, Morfeo, il modellatore di sogni, colui che noi conosciamo perche' ogni notte visitiamo il suo regno ma di cui ce ne dimentichiamo ogni volta che ci svegliamo.
La storia incomincia con Sandman che viene imprigionato da un gruppo di moderni stregoni del ventesimo secolo e la successiva fuga, vendetta e ripristino delle condizioni normali precedenti alla sua cattura, e fin qui' niente di particolarmente eclatante, il fumetto e' scritto molto bene ed ha delle intuizioni molto belle, e' con il capitolo 8 che si vede qualcosa di diverso, con la prima apparizione di DEATH che rende una storia come "The sound of her wings" un piccolo gioiello nel quale i temi Gaimaniani delle relazioni interpersonali e la ricerca dell'umanita' vengono espressi in maniera molto delicata e poetica anche in un contesto cosi' a prima vista demoralizzante come la morte.
Sandman e' un vero e proprio romanzo a puntate, non sono tante storie, e' un'unica storia che si e' conclusa con il capitolo 75. Tutti i personaggi e le situazioni sono legati uno all'altro e in ogni storia si colgono riferimenti a situazioni o personaggi che sono gia' apparsi o che devono ancora apparire. Gaiman crea una storyline unitaria che collega tutte le storie e molti elementi non chiari all'inizio fanno parte di un contesto generale che viene chiarito man mano che si va avanti.
Sandman e' un nuovo modo di creare dei, in pratica e' una storia sulle storie, sul perche' esistono le storie e perche' noi leggiamo o scriviamo. Morfeo sarebbe la nostra capacita' di immaginare storie. Come disse Frank McConnell" e' narrativa il cui personaggio principale e' la narrativa".
Il fumetto mescola tutte le possibili mitologie (dato che alla fine gli dei creano gli uomini e viceversa) che si trovano cosi' a coesistere in un universo unico dove Lucifero abbandona l'inferno per andare a gestire un nightclub, la dea Astarte fa la spogliarellista in un'infimo locale, ci sono persone che camminano in mezzo a noi "che si ricordano come erano le tigri con i denti a sciabola", dove ci si puo' trovare con strani esseri in una locanda ad aspettare che passi una "tempesta di realta'" raccontandosi storie che raccontano di storie, dove i gatti e le citta' sognano e Shakespeare fa un patto con Morfeo per scrivere storie che rimangano nei sogni degli uomini e dove e' possibile incontrare la morte (Death) nelle fattezze di una bella ragazza piena di allegria e vitalita'. Tutto questo e' reso perfettamente credibile dalla bravura di Gaiman come autore, della sua maestria nella scrittura e della sua conoscenza delle tecniche del fumetto, inoltre e' l'uso di cruda realta' e di mito ad essere uno degli aspetti piu' affascinanti di Sandman.
Il successo riscosso e' dovuto anche al fatto che e' un fumetto pieno di riferimenti culturali ma non e' d'elite, e' (forse) paradossalmente molto accessibile e cio' grazie al fatto che le storie di Gaiman sono sempre costruite su diversi livelli, uno piu' immediato, di facile presa sul lettore per una lettura veloce e altri substrati che si rivelano solo dopo un'esame pu' attento. Non incappa mai in uno sterile ermetismo, pero' ha diverse chiavi di lettura per chi le vuole o sa cercare.
E' il primo fumetto ad ottenere il prestigioso World Fantasy Award, un premio esclusivamente letterario, la prima volta che un comic riesce ad ottenere un riconoscimento del genere con un libero adattamento del "Sogno di una notte di mezza estate" nel quale si capisce parte del patto fatto da Shakespeare col signore dei sogni. L'ultima storia, "The Tempest", chiude questa opera e ci fornisce i dettagli del rapporto tra sir Will e l'Oneiromante e mentre prima si avevano pochi dubbi sul fatto che Sandman fosse un'alter ego di Gaiman qui' l'autore stesso si specchia nel bardo di Stratford on Avon e ci fornisce una disillusa e realistica visione del mestiere di scrittore e di quanti sacrifici porti.
E' un fumetto molto particolare per le cose che l'autore si e' permesso di trattare: non ci sono fumetti in cui per preparare la morte del proprio protagonista gli viene dedicato un'intero ciclo, tredici capitoli (The Kindly Ones) e il suo funerale occupa l'ultimo ciclo di quattro capitoli, "The Wake". E' un'opera che ha fornito molti precedenti nella storia del fumetto: prima di Gaiman alla DC gli autori venivano visti come semplici scribacchini e tutto il merito di una serie veniva attribuito alla casa stessa, Gaiman chiede e ottiene, retroattivamente che gli venga esplicitata la paternita' della serie (con i diritti relativi) e cio' gli viene concesso. Diede anche un altro precedente col fatto che Gaiman decise un po' di anni prima del suo completamento che sarebbe finito intorno al capitolo 75 e la casa editrice glielo concesse ( cosa mai successa prima, per loro era molto semplice sostituire un'autore con un'altro). Queste cose possono anche essere viste nell'ottica che la DC non aveva scelta: si era semplicemente accorta che la popolarita' del personaggio era indissolubilmente legata al suo autore e che il dare la serie a qualcun altro sarebbe stato disastroso per le vendite, pero' sono precedenti importanti nei rapporti tra casa editrice e autori le cui conseguenze sono ancora da valutare nella loro effettiva portata.
E' anche la serie a fumetti col piu' alto numero di lettrici, Gaiman e' uno dei pochi scrittori capaci di creare dei personaggi femminili completamente credibili tanto che la maggior parte dei protagonisti delle sue storie sono donne (Death, Rose di "The Doll's House", Barbie di "A Game OF
You").
Quando Sandman funziona, e' perche' parla di cosa a cui la gente puo' relazionare alle proprie vite anche se e' fantasy, ed e' qui' il vero fascino di questo fumetto, il fatto che ci porta verso mondi nuovi ma ci fa tornare con delle cose che possiamo usare nel nostro, sotto la superficie e' molto piu' radicato alla realta' della maggior parte dei lavori che si trovano in giro ,la sua non e' semplice letteratura di evasione, non e' facile, infatti uno dei cicli migliori ma anche quello piu' cupo ed oscuro e' "A Game Of You" che e' quello che la maggior parte dei "fan" di Sandman apprezza di meno perche' non dice niente di bello o confortevole.
E' costruito usando al pieno uno dei principali punti di forza dei fumetti che pero' allo stesso tempo ne e' uno dei suoi svantaggi, la serialita', e' un qualcosa che, secondo lui, riesce a coinvolgere e a mantenere l'attenzione dei lettori e che ha un potere e una profondita' non ottenibile altrimenti e le due cose piu' importanti che cerca di ottenere quando lo scrive sono: far girare le pagine al lettore e non ingannarlo.
Regolarmente una volta che un ciclo viene completato dopo pochi mesi viene raccolto e ristampato con un'introduzione fatta da autori famosi come Clive Barker, Stephen King, Harlan Ellison, Peter Straub e cio' puo' definire il posto nella nostra cultura di un fumetto che e' ormai un fenomeno di costume tanto che Norman Mailer l'ha definito "Un fumetto per intellettuali".
Da un po' di anni diverse case editrici lo stanno stampando anche in Italia, non dovrebbe essere affatto difficile recuperarlo dal vostro fumettorivendolo di fiducia. |
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