A che velocità
andava ?
Il Gamba de legn aveva una velocità massima di 15 km/h fuori
città e 10 km/h in città; prestazioni di tutto rispetto nel 1878; quando tale
velocità divenne troppo bassa, furono lestrema robustezza del mezzo e le vicende
storiche a garantirne la sopravvivenza;
infatti durante la Seconda Guerra Mondiale la penuria di mezzi di trasporto e la grande
quantità di sfollati che pendolavano tra la città e la campagna resero insostituibile il
vecchio tram a vapore, al punto che molti viaggiavano sul tetto dei vagoni; fu nel 1950
che nellebbrezza del "progresso" si giunse alla progressiva eliminazione
della linea, privando così Milano di uno dei suoi più amati simboli. |
Dove è possibile
vedere oggi la motrice del Gamba de Legn?
La motrice del Gamba de legn e' conservata tuttora nei
sotterranei del Museo della Scienza, sezione Trasporti Terrestri, in un ambiente cittadino
ricostruito. |
Le guide del
Museo alla domanda " Perchè si chiama così ? - rispondono:
Una delle domande che più' frequentemente i
visitatori pongono alle guide del Museo e' l'origine del curioso nomignolo dialettale; al
proposito ci sono diverse interpretazioni, di cui ne ricorderemo soltanto due: che derivi
dall'andatura oscillante tipica dei tram a vapore, oppure dal fatto che uno dei primi
operai che precedevano a piedi in città' il Gamba de legn per azionare gli scambi
manuali avesse appunto una gamba di legno.
Che origine aveva il locomotore ?
Il
famoso trenino Gamba de Legn aveva una locomotiva tedesca, fabbricata dalla
Lokomotivenfabrik Krauss, che rispetto alle concorrenti produceva un fumo meno denso.
Durante la seconda guerra mondiale i mezzi di trasporto erano così pochi e gli sfollati
che pendolavano tra citta e campagna così tanti che il vecchio e resistente tram a
vapore, sebbene superato quanto a velocità, divenne insostituibile, al punto che molti
viaggiavano sul tetto dei vagoni.
Quando fece l'ultima
corsa ?
Il 31 agosto 1957 il Gamba de legn fece per
lultima volta Corso Vercelli, dopo 80 anni in cui era stato uno dei simboli di
Milano, con il suo andare sbuffante nelle vie cittadine e nelle campagne nebbiose, da
Piazzale Baracca fino a Magenta e a Castano Primo. Progettata nel 1878, la linea era lunga
23 chilometri, e impiegava 17 motrici costruite dalla tedesca Lokomotivenfabrik Krauss,
scelte tra le altre locomotive per motivi ambientali: emettevano infatti un fumo meno
denso delle concorrenti.
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dal sito sul MUSEO SCIENZA E TECNICA (http://www.rcs.it/mimu/musei/scienzatecnica/)
Il nome dialettale Gamba de Legn pare che derivi dall'andatura oscillante tipica
dei tram a vapore, oppure dal fatto che uno dei primi operai che precedevano a piedi in
citta' il Gamba de Legn per azionare gli scambi manuali, avesse appunto una gamba di
legno.
dal sito VIVIMILANO del Corriere della Sera (sezione curiosità)
Il vecchio «Gamba de legn»
a cura di MARTA ISNENGHI
Nella
primavera del 1957 a Milano ci fu una rivoluzione. Il 12 giugno fu dato il primo colpo di
piccone per la Rossa, la nuova «subway» milanese da via Mario Pagano a via Giotto. In
città apparvero allora i cantieri della MM, una presenza che non ci avrebbe più
abbandonato. «El gamba de legn», il tramvai a vapore che durante la guerra aveva portato
da Milano a Magenta i milanesi sfollati nelle campagne e, dopo i bombardamenti del '43,
aveva rimorchiato gli altri tram paralizzati sui binari, alle 19.14 del 31 agosto fece
l'ultimo viaggio. Lo conduceva, al solito, il Marmonti, chiamato da tutti «el Luisin».
Col suo berretto da ferrotramviere si sentiva come Jean Gabin in «La Bête humaine».
Come lui si affacciava al finestrino, esibendo un mazzo di fiori. Oggi la vetusta
locomotiva, tirata a lucido, sta nel Padiglione ferroviario del Museo della Scienza e
della Tecnologia, in via San Vittore 21 (tel. 02.48.55.51, ore 9.30/16.50, sab. e fest.
9.30/18.20, chiuso lun., ingr. 12/8 mila).
Leggendo i cenni Storici sulla
Rete Civica di San Donato Milanese - RecSando, (San
Donato Ieri) un visitatore (Claudio De Luca) ci scrive:
Leggendo i Cenni Storici, mi sembra ci sia un errore. Il
"GAMBA DE LEGN" treno storico, non passava per San Donato ma per Settimo
Milanese. La rimessa dello stesso si trovava in zona Vercelli e occupava i locali ora
McDonald's. Il nome Gamba de Legn gli viene attribuito in quanto - narra la leggenda - un
passeggero cadde dal treno (tram) procurandosi una grave ferita alla gamba, la quale venna
amputata e sosttituita con una di legno; da qui il nome " Gamba de Legn "
in data 13 marzo 2013
Tramvieri di Milano ATM ci scrive:
Va precisato che le motrici a
carbone erano utilizzate sulla maggior parte delle 15
diramazioni extraurbane partenti da Milano ivi compreso il tram
per Lodi. Il deposito di corso Vercelli non si trova all'attuale
Mc Donald ma poco prima in corso vercelli 33 dove vi è l
attuale palazzo stile anni 70 mentre per lungo tempo il
capolinea non era in deposito ma in piazzale baracca. La
leggenda, l'obbligo in alcune strade extraurbane, nei periodi di
scarsa visibilità o serale notturna mattinale di circolare a
passo d'uomo, era anticipato da un ferroviere che passava con la
lanterna sui binari nei tratti abitati. Per una distrazione
costui venne investito e riportò l'amputazione di una gamba.
Successivamente venne reintegrato in servizio con una gamba di
legno e nelle strade dove circolava era anticipato dal ruore
della gamba di legno. in un secondo periodo venne istituito un
vero tocco su strada a cadenziare il passo mediante un apposita
"gugia" in una mano e lanterna nell'altra. Da accordi di "bordo"
all'interrompere della battuta voleva dire "fermati" o mediante
un urlo anche se non totalmente ufficializzate dai regolamenti
di allora.
Detto questo è assai probabile che ci sia memoria comune del "gamb
de legn" dal rintocco di tale
cordiali saluti
tranvieri di milano ATM
Dal Forum Dialetti RecSando - Rete
Civica San Donato Milanese
(anno 1997)
Dal Forum Dialetti RecSando
Messaggio del 08/09/97 ore 12.19 pm
scritto da Stefano Monza
EL GAMBADELEGN
Vist che nisun el m'ha dii cume mai el se ciama El Gamba de legn, rispundi mi.
In effetti El gamba de legn l'era un tram che ndava fin biagrass, el se sa no cun
precisiun perchè el se ciamava insci.
In do i storii che giren aturna el nomm:
vuena l'è quela che un dì un omm l'è anda sotta i
reutt (=ruote) del tram e g'han strepàa una gamba e ghe n'an missa veuna de legn;
l'altra diis che el se ciamava inscì perchè l'era insci
lento che anca vunn cunt una gamba de legn el saria andaà pussè svelt.
Se sentum
DAL FORUM DIALETTI RECSANDO
Messaggio del 8 Settembre 1997 ore 08.44 pm
messaggio scritto da Stefano Zanini
Mi u telefunà a la me sia Domitilla, che la ga
vutantanov ann, e la vive a Milan da vuna vida. La ma di, che la stasiun de partensa del
Gamba de legn l'era a porta rumana, per es preciss, in vial Cirene e l'andava fin a
Lodi.
Cume te diset ti , se sa no perchè 'l se ciamava insci, mi u sentu perchè l'era lent e
l'era fai de legn (Cume al ma dì vun me amì de Peschiera, ma mi me fidi no perchè l'è
un foresta!)
Tradusion: Io ho telefonato a mia zia Domitilla, che ha
ottantanove anni, e vive a Milano da una vita. Mi ha detto che la stazione di partenza del
Gamba di Legno era a Porta Romana, per essere precisi, da viale Cirene e andava fino a
Lodi. Come dici tu, non si sa perchè si chiamava così. Io ho sentito dire perchè era
lento ed era fatto di legno (Come mi ha detto un mio amico di Peschiera, ma io non mi fido
perchè è un forestiero!)
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Le storie presenti in questo spazio
provengono dai racconti fatti al telefono degli ascoltatori delle trasmissioni domenicali
(11,40 - 12,30) che MUVI
tiene sulle frequenze di Radio Popolare (107,600).
Perché si chiamava Gambadelegn?
(dalla trasmissione del 16/1/2000)
Nota introduttiva: il Gambadelegn (Gamba di Legno) era un tram - anzi, diverse linee
tramviarie - che collegava Milano ai paesi dell'hinterland. E' stato operativo fino
all'agosto del 1952, data della sua ultima corsa. Il soprannome dato al tram non ha una
interpretazione univoca. Nel ricordo attuale delle persone troviamo motivazioni diverse e
non ha senso definire quale sia più corretta delle altre. Qui di seguito eccone alcune
raccontateci dagli ascoltatori.
Gambadelegn 1
<< Come treno
intracittadino percorreva lentamente le strade lastricate e passando sulle connessioni
delle rotaie, produceva un suono sincopato: To-Toc To-Toc che ricordava a quelli che lo
sentivano, dalle case, dalle botteghe o dalle osterie, il suono dei passi di una persona
con una gamba di legno.>>
Gambadelegn 2
<< Il trenino aveva
dai 10 ai 12 vagoni , con gli accessi per la salita aperti come nei tram che si vedono a
S.Francisco USA, i sedili erano di legno, forse a doghe, non c'era riscaldamento e i
passeggeri ci salivano imbacuccati, negli inverni di inizio 900 doveva farci un freddo
cane. La piccola locomotiva a vapore era alimentata a legna, forse è da questo che venne
il soprannome di Gambadelegn. >>
Gambadelegn 3
<< Non ne circolavano molti di questi trenini,
piuttosto lenti e per chi aveva fretta di andare al lavoro o fare ritorno a casa perderne
uno significava attenderne un altro per molto tempo. Questi treni, senza porte, potevano
consentire di salirci al volo, mentre erano già o ancora in corsa, questo, a volte,
provocava tragiche cadute sotto le ruote dei vagoni. Alle persone così mutilate venivano
applicate gambe artificiali: le gambe di legno. E' così che secondo alcuni il treno si
meritò il suo soprannome. >>
Gambadelegn 4
<<Che bella nebbia che doveva esserci a Milano e
dintorni agli inizi del 900! Il trenino percorreva lunghi tratti in mezzo ai campi che
separavano i paesi, ma attraversandoli con la nebbia veniva considerato un pericolo e alla
ATM di allora istituirono un servizio: un incaricato in ogni paese aspettava il trenino e
con tabarro lanterna e campanello si metteva a capo del convoglio per avvisare i passanti
del passaggio del treno. A questo punto il trenino, già lento di suo adeguava la sua
velocità al passo del lanterniere e il suo procedere doveva ricordare alla gente il passo
di un Gambadelegn.>>
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