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Comitato dei residenti di via Caviaga e via Fermi
 per la vivibilità ambientale

fermicaviaga@libero.it
 

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Piano di Governo del Territorio - Osservazioni Piano integrato

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Il piano di Governo del Territorio

 

 Il Piano di governo del territorio

Il Piano di governo del territorio è lo strumento con il quale i Comuni debbono elaborare i futuri piani di espansione edilizia. E’ previsto che chiunque abbia interesse può intervenire con proprie osservazioni e/o proposte entro un determinato termine, che nel nostro caso era il 10 febbraio 2006.
Come comitato di residenti abbiamo presentato al Comune di San Donato i nostri commenti e le nostre richieste per la zona Caviaga / Fermi, assai pesantemente coinvolta nei suddetti piani di espansione.
Considerato il persistente e vergognoso comportamento negativo di questa Amministrazione comunale nei confronti di noi residenti, culminato con il rigetto ingiustificato della mozione per noi presentata dalla minoranza il 19 dicembre 2005, non ci aspettiamo che il Sindaco ed i suoi stretti collaboratori prendano in considerazione il nostro documento. Invece, come già in precedenza avevamo scritto, continuiamo a contare sull’onestà intellettuale dei singoli membri del Consiglio Comunale e su altre eventuali iniziative della minoranza; oltre che su un intervento istituzionale di Provincia e Regione con le quali già abbiamo aperto un dialogo.

Riportiamo di seguito il testo integrale dei commenti che abbiamo indirizzato alla preposta persona del Comune incaricata alla ricezione degli stessi (ing. Biolzi) e - per conoscenza diretta – a tutti i Consiglieri, alla Provincia, alla Regione ed al prefetto di Milano.

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OGGETTO: Piano di Governo del Territorio – Avviso del Sindaco

In qualità di Comitato di residenti delle vie Caviaga e Fermi di San Donato M.se rappresentiamo 370 persone che hanno sottoscritto la petizione del 14 maggio 2003 inoltrata al sindaco Achille Taverniti in merito al degrado di vivibilità ambientale della nostra zona; un problema che a tutto oggi resta aperto ed irrisolto nonostante le azioni che nel tempo abbiamo intrapreso presso l’Amministrazione comunale ed i nostri esposti alla Regione ed al Prefetto di Milano ed ora anche coinvolgendo la Provincia.
I ventilati progetti di costruzione edilizia nell’area già industriale compresa tra la via Fermi e la via Fabiani, contenuti nel Documento strategico di inquadramento delle politiche urbanistiche della città ed approvato nella seduta del Consiglio comunale dell’11 Novembre 2005, si inseriscono sulla vivibilità ambientale della zona e quindi ci riguardano e ci coinvolgono direttamente.
A ragione di quanto sopra, esponiamo le nostre osservazioni e le nostre richieste in merito.

PREMESSO

che l’attuale Amministrazione di San Donato Milanese, in concomitanza con l’apertura del terminal MM3 sul territorio di Milano, al confine con San Donato, ha creato un unico accesso al sottopasso pedonale MM3 di Milano da via Caviaga aprendo il fondo della via ai pedoni ma anche stravolgendo la destinazione d’uso di questa strada residenziale a fondo chiuso, tipicamente locale di parcheggio per le residenze ed il parco, organizzandola a mezzo di opere e provvedimenti specifici a stregua di appendice del terminal MM3 e come strada di collegamento principale a valenza provinciale con tutte le componenti di traffico (auto, autobus, biciclette e pedoni);

che i cittadini residenti, costituitisi in Comitato dei Residenti di via Caviaga e Fermi, dal maggio del 2003 segnalano all’Amministrazione Comunale a mezzo di petizioni, lettere e colloqui il marcato degrado di vivibilità ambientale determinato da inquinamento acustico ed atmosferico da abnorme traffico locale avanti / indietro, eminentemente di natura pendolare, delle auto che caricano o scaricano passeggeri della MM3 provenienti in larga misura dall’esterno della città e da coloro che si recano per brevi missioni a Milano utilizzando le due ore di sosta a tempo;

che rumore e vibrazione emessi dagli autobus, messi in funzione dal Comune su due linee a servizio esclusivo di avvicinamento al sottopasso pedonale del terminal di Milano, incrementano sensibilmente l’inquinamento acustico oltre che quello ambientale della via Caviaga;

che gli ostacoli derivanti dalla ridotta larghezza utile delle corsie di marcia della via Caviaga, dall’intenso traffico avanti / indietro delle auto in transito, dalle auto in attesa od in manovra che intasano la piazzetta terminale, da quelle che entrano od escono dalle corsie laterali di sosta lungo la via, da quelle che entrano ed escono dal parcheggio interno del Parco, dal transito della biciclette e dagli attraversamenti dei pedoni, rendono precario il transito degli autobus nelle ore di punta; transito che è comunque problematico in caso di incrocio tra autobus viaggianti in senso opposto;

che le tre palazzine corrispondenti ai numeri civici 1, 3 e 5 di via Caviaga distano pochi metri dalla carreggiata stradale e perciò devono sopportare gravi limitazioni nell’uso delle finestre a salvaguardia della privacy e per il rilevante inquinamento acustico ed atmosferico prodotto dagli autobus e dalle auto che stazionano con il motore acceso o che marciano a bassa velocità;

che la eliminazione dello slargo terminale della via Caviaga, per fare posto alla odierna piazza IX novembre 1989, ha determinato anche l’eliminazione dell’unica area adatta al parcheggio dei pullman che affluiscono in occasione delle manifestazioni sportive nel parco;

che l’occupazione di consistenti spazi di sosta da parte di coloro che accedono alla MM3 per brevi missioni a Milano sfruttando l’ampio limite temporale di sosta vigente (2 ore), per molte ore in corso della giornata determina la cronica saturazione della capacità di parcheggio nella via Caviaga ma anche nella parallela via Fermi;

che la criticità di parcheggio è molto pesante anche alla domenica e festivi in quanto è anche assente la regolamentazione della sosta;

che la situazione parcheggi nella via Caviaga e nella via Fermi assume evidenza di criticità massima in occasione delle ricorrenti manifestazioni sportive, nei periodi estivi dell’apertura della piscina e nel corso di manifestazioni o fiere a Milano;

CONSIDERATO

Che la attuale situazione di inquinamento da rumore ed ambientale da abnorme traffico locale avanti / indietro per la via, unita alla circolazione dei frequenti autobus, è innegabile fonte di danno alla salute per i residenti ma anche per i numerosi frequentatori che in questa zona esercitano attività sportiva anche lungo la strada oltre che nel parco e per i bambini che qui affluiscono numerosi e per tempi prolungati;

che la sicurezza di ciclisti e pedoni è precaria a ragione del confuso andirivieni delle auto e delle manovre delle stesse, come illustrato nelle premesse di cui sopra;

che la avvenuta eliminazione dell’unica area di sosta adatta ai pullman e la criticità di parcheggio per le auto, determinati dall’uso di via Caviaga per la preminente ed onerosa funzione di accesso alla MM3 di Milano, sono fonte di danno grave alla specifica destinazione d’uso originale di accesso alle residenze ed al parco e fonte di marcato disagio per i residenti che non dispongono più degli spazi di sosta che in precedenza erano stati loro riservati sulle strade ma che questa Amministrazione ha tolto senza addurre motivazioni plausibili;

che le situazioni descritte sono ascrivibili a precise azioni della Amministrazione Comunale compiute nella totale inosservanza delle vigenti Leggi statali e regionali sull’inquinamento da traffico, della Legge sulla formazione del Piano Urbano del Traffico e dello Statuto del Comune (articolo 18). Solo per citare un particolare, in base alla Direttiva ministeriale del 24/06/1995 - Direttive per la redazione, adozione ed attuazione dei piani urbani del traffico – articolo 3.1.1 – la via Caviaga si configura con la classificazione di strada di tipo locale e come tale su di essa “non è comunque ammessa la circolazione dei mezzi di trasporto pubblico collettivo”;

che l’area residenziale Cavaga / Fermi ed il parco fanno parte del quartiere di Metanopoli, soggetto interamente a vincolo ambientale posto dalla Regione Lombardia su richiesta del Comune di San Donato Milanese al fine di preservare le condizioni ambientali ed urbanistiche originarie del villaggio ENI;

che le strade in oggetto sono a fondo chiuso e che, in base al Documento strategico di inquadramento delle politiche urbanistiche della città, approvato nella seduta del Consiglio comunale dell’11 Novembre 2005, tali è previsto che rimangano, coincidendo tale orientamento con il rispetto del vincolo ambientale e delle caratteristiche di strade residenziali appartenenti alla viabilità locale;

che l’Amministrazione Comunale con lettera Protocollo n. 27773 del 21.10.2004 ha preso impegno con la Regione Lombardia per la creazione di una zona a traffico limitato nella parte terminale di via Caviaga e che, contrariamente a quanto affermato nella citata lettera, l’Amministrazione ad oggi non ha effettuato alcun intervento per limitare gli effetti negativi di inquinamento atmosferico ed acustico da essa stessa indotti;

che la via Marignano, collegata con la via Fabiani, è assai sotto utilizzata in quanto per la stessa transitano solamente alcuni autobus di collegamento con altre località che accedono a lato del sottopasso pedonale MM3;

che l’Amministrazione Comunale, nelle persone degli assessori Menichetti e Valle, in occasione dell’incontro del 24.11.2004 presso la Prefettura di Milano è stata resa edotta della disponibilità dei rappresentanti del Comune di Milano e della ATM di addivenire ad una soluzione per l’accesso diretto delle auto al sottopasso pedonale attraverso la via Fabiani ed un collegamento della stessa al raccordo stradale del terminal MM3 ed al silo della ATM; così come ricordato nella comunicazione del Comitato dei residenti del 14.12.2004 agli stessi residenti ed inviata per conoscenza al Sindaco (protocollo del 16.12.2004). Detta soluzione è ora anche illustrata a mezzo fotografie sulla rete civica di San Donato (vedi riferimento in calce alla presente);

che il prof. Balducci del Politecnico di MIlano, consulente del Comune e creatore del “Documento strategico di inquadramento delle politiche urbanistiche della città” approvato dal C. C., antecedentemente era stato da noi informato sui problemi della zona con lettera del 28 ottobre 2004 (allegata), inviata per conoscenza anche al sindaco Taverniti, ai capigruppo del Consiglio Comunale ed al Prefetto, e con la quale lettera si evidenziava la necessità d’uso della via Fabiani per il passaggio del traffico pendolare di accesso al sottopasso pedonale MM3 di Milano;

che nell’ultima riunione di “progettazione partecipata dei Cittadini”, svoltasi il 19 settembre 2005 per il comparto Bolgiano e Metanopoli, in presenza del Sindaco il consulente prof. Balducci ha indicato il collegamento tra via Fabiani ed il raccordo stradale del terminal MM3 come soluzione per risolvere il problema del traffico in via Caviaga;

che la via Fabiani è attualmente priva di insediamenti residenziali e corsie laterali di parcheggio; ed ha quindi caratteristiche corrispondenti ad una strada per viabilità principale di scorrimento del traffico veicolare, così come previsto dal Codice della Strada e dalla Direttiva ministeriale del 24/06/1995 - Direttive per la redazione, adozione ed attuazione dei piani urbani del traffico;

che la via Fabiani è attualmente l’unica strada della zona a possedere le suddette caratteristiche;

(


LA DESERTA VIA FABIANI

CHIEDIAMO

che per la zona già industriale, compresa tra via Fermi e via Fabiani, l’Amministrazione Comunale non rilasci licenze edilizie di tipologia residenziale che possano pregiudicare l’uso della via Fabiani quale strada di scorrimento del traffico.
Infatti, se la via Fabiani fosse asservita ai vincoli di Legge relativi alle isole ambientali per le zone residenziali, la stessa non potrebbe essere utilizzata come alternativa per smaltire il massiccio ed inquinante traffico pendolare delle auto di carico e scarico passeggeri che oggi affluiscono nella residenziale via Caviaga per accedere nei pressi del sottopasso pedonale MM3 di Milano.
Ricordiamo all’Amministrazione che le Leggi attuali impongono il preciso dovere di allontanare il traffico inquinante dalle zone residenziali e che questa azione costituisce indubbia priorità rispetto alla tutela di una futura speculazione edilizia privata sulla via Fabiani; la quale via, con le sue attuali caratteristiche, costituisce l’unica ed irripetibile possibilità, nel rispetto delle Leggi, di addivenire ad una definitiva soluzione per l’accesso su gomma dei cittadini nei pressi del sottopasso pedonale MM3 di Milano attraverso San Donato. Ricordiamo inoltre che l’Amministrazione non ha ancora ottemperato al preciso obbligo di approvazione del nuovo Piano Urbano del Traffico in osservanza della già citata Direttiva ministeriale del 24/06/1995;

che l’Amministrazione Comunale, realizzi prioritariamente aree di parcheggio pubblico tali da far fronte a futuri incrementi di auto in zona ed alla criticità di spazi già oggi esistente.
Si fa notare che il prof. Balducci, consulente del Comune ed autore del già approvato Documento strategico di inquadramento delle politiche urbanistiche della città, ha più volte espresso pubblicamente la Sua preoccupazione sul fatto che a San Donato Milanese il numero delle auto è superiore al numero degli abitanti. Ci pare evidente che questa preoccupazione valga quale monito all’Amministrazione onde sia evitato il passaggio dalla attuale situazione critica della viabilità e dei parcheggi ad una situazione di collasso di tutta la zona già nell’immediato futuro.


Il Comitato di rappresentanza dei residenti delle vie Caviaga / Fermi di San Donato M.se
 

 

 

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