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Comitato dei residenti di via Caviaga e via Fermi
 per la vivibilità ambientale

fermicaviaga@libero.it
San Donato, 23 dicembre 2005

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La Vittoria di Pirro

 

MOZIONE IN CONSIGLIO C. PER RESIDENTI DELLE VIE CAVIAGA E FERMI: RESPINTA


La vittoria di Pirro

Ai tempi di scuola tutti abbiamo letto della famosa battaglia di Pirro, re dell’Epiro, contro i Romani; battaglia che il Re vinse, ma subì perdite così ingenti che compromisero irrimediabilmente i suoi piani di conquista. In un Consiglio Comunale da burletta con il finale già scritto dalla maggioranza, alla fatidica data del 19 dicembre 2005 il Generale Taverniti ha vinto una battaglia contro i residenti, che solo chiedevano giustizia ed equità, imponendo la propria volontà con la forza delle Sue truppe; ma i gravissimi danni che questo episodio a dir poco vergognoso creeranno alla Sua residua credibilità ed a quella dei fideisti che lo contornano non potranno essere rimediati con gli spettacolini del tipo “Progettazione partecipata dei Cittadini” o “Città del futuro” creati per imbonire e far credere agli stessi Cittadini di contare qualcosa e che un radioso avvenire si prospetta loro. Le due astensioni che si sono avute tra le file della maggioranza sono già un indice non trascurabile di malessere, due fiammelle accese alla speranza, una prima rottura del monolito. Certo è che non si poteva pretendere di più: con espressione di voto contraria i due sarebbero stati tacciati di tradimento e forse espulsi dall’esercito del Sindaco. Noi stessi, per rispetto e gratitudine, li lasciamo nell’anonimato. Taverniti & Soci questa volta non hanno potuto eclissarsi come da quasi tre anni continuano a fare non rispondendo alle precise contestazioni scritte del Comitato e raccontando fandonie (per iscritto) alle altre Istituzioni, come alla Regione Lombardia. Per dire NO hanno dovuto negare tutto ciò che loro stessi, Sindaco in testa, avevano ufficialmente dichiarato od avallato con la loro presenza. Hanno dovuto negare in blocco, e senza entrare nel merito, i 18 (diciotto) punti basilari della mozione, che sono dati di fatto o di diritto assolutamente incontestabili, come chiunque può facilmente verificare. Gli schieramenti in campo ora sono venuti forzatamente allo scoperto. Da una parte stanno i residenti con i loro diritti, dall’altra la ASIO o chi per essa la quale, giustamente, di questi diritti se ne infischia poiché il suo unico scopo è costruire e fare soldi. In mezzo c’è l’Amministrazione Comunale, il cui compito istituzionale dovrebbe essere quello di perseguire il benessere dei cittadini nel miglior modo possibile. L’anomalia sta proprio qui: l’Amministrazione nel nostro caso persegue solo i lauti interessi che gli deriveranno dagli oneri di urbanizzazione e da altre facilitazioni da spacciare come conquiste sociali e quindi si è incollata alla ASIO sulla pelle dei residenti. Che importanza può avere guastare irrimediabilmente l’ambiente a più di 900 persone di fronte al vantaggio economico collettivo? Ah, nei SOVIET si che si poteva comandare bene e pianificare a volontà senza essere disturbati da certe pretese !!.
Noi siamo solo un Comitato privo di mezzi materiali e, di fronte al deludente rifiuto della ragione, per proseguire nella azione di rivendicazione dei nostri diritti di cittadini potremo agire solo se sostenuti dalle persone non soltanto idealmente ma anche materialmente. Se ci sarà una prossima battaglia vorrà dire che detto sostegno l’avremo avuto; lo scontro allora avrà luogo, ma in un campo differente e con uso di mezzi adeguati perchè certe battaglie non si vincono a mani nude.


Cronaca di straordinaria ingiustizia

Lunedì 19 dicembre alle 20,30 si è svolto l’annunciato Consiglio Comunale straordinario nel corso del quale si è trattata la mozione presentata dalla minoranza per i residenti delle vie Caviaga e Fermi.
Gli assessori della Provincia sigg. Daniela Gasperini e Pietro Mezzi, che avevano fatto da supporter al sindaco Taverniti nella sceneggiata del 13 dicembre sulla “Città futura”, e che poi erano stati invitati dal Comitato dei residenti, non solo non si sono presentati ma neppure hanno ringraziato per l’invito. Peccato, perché hanno perso una significativa dimostrazione di come il sindaco Taverniti con la Sua Corte applica i concetti di Democrazia e di Giustizia verso i Cittadini che amministra.
Il testo della mozione presentata (che già in precedenza era stato pubblicato su Recsando), a riscontro di un poderoso elenco di fondate, ineccepibili e motivate premesse chiedeva due cose fondamentali: l’utilizzo della deserta e non residenziale via Fabiani da raccordare alla MM3 per il traffico pendolare delle auto e lo spostamento del percorso dei bus da via Caviaga a via Marignano dove passano tutti gli altri autobus.
Nonostante un appello accorato da parte della minoranza, che poneva in evidenza la necessità e l’opportunità di rendere finalmente giustizia alle rivendicazioni dei residenti, la mozione è stata respinta dalla maggioranza senza alcun scrupolo o indugio di sorta; ma soprattutto SENZA MOTIVAZIONI PLAUSIBILI. A dimostrazione della totale disgregazione di identità e di valori ideali di una certa parte politica, a fare da ambasciatrice e per giunta sostenitrice accanita e strafottente del rifiuto di giustizia a cittadini costretti lungamente a subire disagi ed inquinamento da traffico ci ha pensato Simona Rullo, esponente di quel partito nato per difendere l’ambiente: i Verdi. Lasciamo libertà di commento. Anche altri ubbidienti soldatini hanno preso poi la parola per rafforzare i NO biascicando inutili quanto insulse frasi burocratiche del genere di quelle che lasciano il segno come i sassi gettati a mare. Per equità ne facciamo i nomi, che vedremo di non dimenticare: Rebecchi Paolo (Margherita) e De Donato Alberto (Democratici di Sinistra). Mandati così avanti i Suoi soldati del NO, Il Generale Taverniti alfine ha preso la parola manifestando un certo imbarazzo di fronte alla platea di cittadini irati che chiedevano Giustizia. Ha accennato ad un progetto diverso presentato al Comune di Milano ma non ne ha specificato minimamente i contenuti; forse perché ha ritenuto che il popolo bue non è all’altezza di capire le genialità degli Amministratori. Non dimentichiamoci dell’assessore Menichetti, che ha preso la parola dopo il Sindaco per dire il solito niente ed offrire disponibilità al colloquio attorno ad un tavolo sopra al quale non c’è nulla. Poiché nella situazione attuale l’unica via per arrivare dentro al terminal, escludendo via Caviaga, è il passaggio obbligato da via Fabiani con collegamento al raccordo stradale MM3, è evidente che qualsiasi progetto alternativo si scontra con la logica elementare, non potrebbe risolvere nulla e costituirebbe solo una presa per i fondelli ed un insulto ulteriore all’intelligenza dei cittadini, se non addirittura qualche pericolosa geniale trovata dei soliti noti per aggravare ancor più la già intollerabile situazione attuale favorendo un ulteriore incremento del traffico.

NESSUNO DELLA MAGGIORANZA HA FORNITO LA PUR MINIMA RAGIONE ATTA A DIMOSTRARE CHE LA PROPOSTA DI UTILIZZO DI VIA FABIANI NON VA BENE.

Il NO perché NO della maggioranza dunque ha respinto in blocco tutto il contenuto della mozione: la logica e la razionalità inconfutabili degli argomenti esposti, le precise e non eludibili Leggi sul Piano Urbano del Traffico e sull’inquinamento ambientale, il vincolo ambientale della Regione, le affermazioni ufficiali tenute in corso di riunioni pubbliche, i precisi impegni scritti presi verso la Regione Lombardia. Con il NO perché NO questa Amministrazione ha detto pubblicamente SI alla continuazione dei comportamenti vessatori ed illegali verso propri Cittadini. Ma i Cittadini che si ritengono non direttamente coinvolti non si facciano illusioni: la mancanza di scrupoli e di senso della misura, in caso servano a favorire gli interessi della ASIO, saranno applicati anche a loro senza alcun problema; il sindaco Taverniti infatti si professa democratico. Ce ne per tutti.
Se non credete o stentate a credere nei vergognosi comportamenti di questa Amministrazione verso noi cittadini, andate a leggere il verbale ufficiale del Consiglio Comunale che dovrà essere pubblicato sul sito ufficiale del Comune e dove il tutto viene riportato parola per parola: confrontatelo pure con il testo della mozione. Oppure, o in aggiunta, fate un’altra prova: andate a leggere qualche dichiarazione che esponenti dell’Amministrazione, o lo stesso Sindaco, potrebbero rilasciare in merito a qualche giornale o pubblicare sul periodico del Comune; sempre che abbiano il coraggio di farlo.


 

 

 

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