MOZIONE IN CONSIGLIO C. PER
RESIDENTI DELLE VIE CAVIAGA E FERMI: RESPINTA
La vittoria di Pirro
Ai tempi di scuola tutti abbiamo letto della famosa battaglia di
Pirro, re dell’Epiro, contro i Romani; battaglia che il Re
vinse, ma subì perdite così ingenti che compromisero
irrimediabilmente i suoi piani di conquista. In un Consiglio
Comunale da burletta con il finale già scritto dalla
maggioranza, alla fatidica data del 19 dicembre 2005 il Generale
Taverniti ha vinto una battaglia contro i residenti, che solo
chiedevano giustizia ed equità, imponendo la propria volontà con
la forza delle Sue truppe; ma i gravissimi danni che questo
episodio a dir poco vergognoso creeranno alla Sua residua
credibilità ed a quella dei fideisti che lo contornano non
potranno essere rimediati con gli spettacolini del tipo
“Progettazione partecipata dei Cittadini” o “Città del futuro”
creati per imbonire e far credere agli stessi Cittadini di
contare qualcosa e che un radioso avvenire si prospetta loro. Le
due astensioni che si sono avute tra le file della maggioranza
sono già un indice non trascurabile di malessere, due fiammelle
accese alla speranza, una prima rottura del monolito. Certo è
che non si poteva pretendere di più: con espressione di voto
contraria i due sarebbero stati tacciati di tradimento e forse
espulsi dall’esercito del Sindaco. Noi stessi, per rispetto e
gratitudine, li lasciamo nell’anonimato. Taverniti & Soci questa
volta non hanno potuto eclissarsi come da quasi tre anni
continuano a fare non rispondendo alle precise contestazioni
scritte del Comitato e raccontando fandonie (per iscritto) alle
altre Istituzioni, come alla Regione Lombardia. Per dire NO
hanno dovuto negare tutto ciò che loro stessi, Sindaco in testa,
avevano ufficialmente dichiarato od avallato con la loro
presenza. Hanno dovuto negare in blocco, e senza entrare nel
merito, i 18 (diciotto) punti basilari della mozione, che sono
dati di fatto o di diritto assolutamente incontestabili, come
chiunque può facilmente verificare. Gli schieramenti in campo
ora sono venuti forzatamente allo scoperto. Da una parte stanno
i residenti con i loro diritti, dall’altra la ASIO o chi per
essa la quale, giustamente, di questi diritti se ne infischia
poiché il suo unico scopo è costruire e fare soldi. In mezzo c’è
l’Amministrazione Comunale, il cui compito istituzionale
dovrebbe essere quello di perseguire il benessere dei cittadini
nel miglior modo possibile. L’anomalia sta proprio qui:
l’Amministrazione nel nostro caso persegue solo i lauti
interessi che gli deriveranno dagli oneri di urbanizzazione e da
altre facilitazioni da spacciare come conquiste sociali e quindi
si è incollata alla ASIO sulla pelle dei residenti. Che
importanza può avere guastare irrimediabilmente l’ambiente a più
di 900 persone di fronte al vantaggio economico collettivo? Ah,
nei SOVIET si che si poteva comandare bene e pianificare a
volontà senza essere disturbati da certe pretese !!.
Noi siamo solo un Comitato privo di mezzi materiali e, di fronte
al deludente rifiuto della ragione, per proseguire nella azione
di rivendicazione dei nostri diritti di cittadini potremo agire
solo se sostenuti dalle persone non soltanto idealmente ma anche
materialmente. Se ci sarà una prossima battaglia vorrà dire che
detto sostegno l’avremo avuto; lo scontro allora avrà luogo, ma
in un campo differente e con uso di mezzi adeguati perchè certe
battaglie non si vincono a mani nude.
Cronaca di straordinaria ingiustizia
Lunedì 19 dicembre alle 20,30 si è svolto l’annunciato Consiglio
Comunale straordinario nel corso del quale si è trattata la
mozione presentata dalla minoranza per i residenti delle vie
Caviaga e Fermi.
Gli assessori della Provincia sigg. Daniela Gasperini e Pietro
Mezzi, che avevano fatto da supporter al sindaco Taverniti nella
sceneggiata del 13 dicembre sulla “Città futura”, e che poi
erano stati invitati dal Comitato dei residenti, non solo non si
sono presentati ma neppure hanno ringraziato per l’invito.
Peccato, perché hanno perso una significativa dimostrazione di
come il sindaco Taverniti con la Sua Corte applica i concetti di
Democrazia e di Giustizia verso i Cittadini che amministra.
Il testo della mozione presentata (che già in precedenza era
stato pubblicato su Recsando), a riscontro di un poderoso elenco
di fondate, ineccepibili e motivate premesse chiedeva due cose
fondamentali: l’utilizzo della deserta e non residenziale via
Fabiani da raccordare alla MM3 per il traffico pendolare delle
auto e lo spostamento del percorso dei bus da via Caviaga a via
Marignano dove passano tutti gli altri autobus.
Nonostante un appello accorato da parte della minoranza, che
poneva in evidenza la necessità e l’opportunità di rendere
finalmente giustizia alle rivendicazioni dei residenti, la
mozione è stata respinta dalla maggioranza senza alcun scrupolo
o indugio di sorta; ma soprattutto SENZA MOTIVAZIONI PLAUSIBILI.
A dimostrazione della totale disgregazione di identità e di
valori ideali di una certa parte politica, a fare da
ambasciatrice e per giunta sostenitrice accanita e strafottente
del rifiuto di giustizia a cittadini costretti lungamente a
subire disagi ed inquinamento da traffico ci ha pensato Simona
Rullo, esponente di quel partito nato per difendere l’ambiente:
i Verdi. Lasciamo libertà di commento. Anche altri ubbidienti
soldatini hanno preso poi la parola per rafforzare i NO
biascicando inutili quanto insulse frasi burocratiche del genere
di quelle che lasciano il segno come i sassi gettati a mare. Per
equità ne facciamo i nomi, che vedremo di non dimenticare:
Rebecchi Paolo (Margherita) e De Donato Alberto (Democratici di
Sinistra). Mandati così avanti i Suoi soldati del NO, Il
Generale Taverniti alfine ha preso la parola manifestando un
certo imbarazzo di fronte alla platea di cittadini irati che
chiedevano Giustizia. Ha accennato ad un progetto diverso
presentato al Comune di Milano ma non ne ha specificato
minimamente i contenuti; forse perché ha ritenuto che il popolo
bue non è all’altezza di capire le genialità degli
Amministratori. Non dimentichiamoci dell’assessore Menichetti,
che ha preso la parola dopo il Sindaco per dire il solito niente
ed offrire disponibilità al colloquio attorno ad un tavolo sopra
al quale non c’è nulla. Poiché nella situazione attuale l’unica
via per arrivare dentro al terminal, escludendo via Caviaga, è
il passaggio obbligato da via Fabiani con collegamento al
raccordo stradale MM3, è evidente che qualsiasi progetto
alternativo si scontra con la logica elementare, non potrebbe
risolvere nulla e costituirebbe solo una presa per i fondelli ed
un insulto ulteriore all’intelligenza dei cittadini, se non
addirittura qualche pericolosa geniale trovata dei soliti noti
per aggravare ancor più la già intollerabile situazione attuale
favorendo un ulteriore incremento del traffico.
NESSUNO DELLA MAGGIORANZA HA FORNITO LA PUR MINIMA RAGIONE ATTA
A DIMOSTRARE CHE LA PROPOSTA DI UTILIZZO DI VIA FABIANI NON VA
BENE.
Il NO perché NO della maggioranza dunque ha respinto in blocco
tutto il contenuto della mozione: la logica e la razionalità
inconfutabili degli argomenti esposti, le precise e non
eludibili Leggi sul Piano Urbano del Traffico e
sull’inquinamento ambientale, il vincolo ambientale della
Regione, le affermazioni ufficiali tenute in corso di riunioni
pubbliche, i precisi impegni scritti presi verso la Regione
Lombardia. Con il NO perché NO questa Amministrazione ha detto
pubblicamente SI alla continuazione dei comportamenti vessatori
ed illegali verso propri Cittadini. Ma i Cittadini che si
ritengono non direttamente coinvolti non si facciano illusioni:
la mancanza di scrupoli e di senso della misura, in caso servano
a favorire gli interessi della ASIO, saranno applicati anche a
loro senza alcun problema; il sindaco Taverniti infatti si
professa democratico. Ce ne per tutti.
Se non credete o stentate a credere nei vergognosi comportamenti
di questa Amministrazione verso noi cittadini, andate a leggere
il verbale ufficiale del Consiglio Comunale che dovrà essere
pubblicato sul sito ufficiale del Comune e dove il tutto viene
riportato parola per parola: confrontatelo pure con il testo
della mozione. Oppure, o in aggiunta, fate un’altra prova:
andate a leggere qualche dichiarazione che esponenti
dell’Amministrazione, o lo stesso Sindaco, potrebbero rilasciare
in merito a qualche giornale o pubblicare sul periodico del
Comune; sempre che abbiano il coraggio di farlo.
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