NEI PRESSI DELLA SORGENTE
Quella che convenzionalmente è assunta come sorgente del fiume Lambro sgorga da un banco di rocce stratificate immediatamente al di sotto del Piano Rancio (comune di
Megreglio). Del resto non vi possono essere dubbi, perché, subito al di sopra della spaccatura che genera il flusso d'acqua, è stata apposta una targa con l'iscrizione: "sorgente
Menaresta, qui nasce il Lambro. 130 Km al Po".
Una rotabile conduce a pochi passi dalla sorgente, ma è senz'altro più interessante ed ecologico lasciare l'auto nei pressi della chiesa della Madonna del Ghisallo e risalire il corso d'acqua in direzione d'origine. La salitella non è impegnativa e il colpo d'occhio compensa ampiamente la fatica.
Il paesaggio, in effetti, è molto suggestivo. La vegetazione arborea, mista di latifoglie e conifere, crea un ombrello che facilita vegetazione delle zone umide, felci e muschi in primis. Il torrentello che scende dalla sorgente crea un ambiente vario e pittoresco, tra
cascatelle, piccole raccolte d'acqua e rivi gorgoglianti. Superato, infine, un gruppo di alte conifere, in un piccolo pianoro completamente in ombra, ci si imbatte in una parete rocciosa e qui appare la targa. Siamo a circa 950 m di quota, l'acqua che sgorga è cristallina e fresca. Si è subito tentati di berla, ma, alzando lo sguardo, inchiodato malamente su di un tronco, appare un vecchio cartello giallo con la scritta: "non potabile".
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Ammonimento comprensibile se ci si guarda intorno: sacchetti, bicchieri e piatti di plastica, lattine e altri oggetti da pic-nic testimoniano di bivacchi domenicali frequenti e poco rispettosi dell'ambiente. Con ogni probabilità, gli ospiti non sono saliti a piedi, ma hanno preferito la più comoda rotabile.
Se si prescinde dal materiale abbandonato dai visitatori, l'ambiente è molto piacevole e appare impossibile che quest'acqua possa diventare, più a valle, un fluido scuro e schiumeggiante, quanto di peggio si possa immaginare pensando a un corso d'acqua inquinato.
Ritornati all'auto, si può seguire il Lambro per tutta la valle Vallassina che immette nella zona morenica e dei laghi
briantei. A Lasnigo si può ammirare, dal ponte oscuro, un bel salto d'acqua del fiume tra due strette e alte pareti rocciose.
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