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 sabato 23 novembre 2024 Ore: 09:23

SAN DONATO MILANESE

L'èra ciara l'aqua del Lamber
Era chiara l'acqua del Fiume Lambro

 

SAN DONATO MILANESE

Il territorio del comune di San Donato Milanese è situato ad un'altitudine di 102 metri sul livello del mare con una superficie di 12,83 Km2  e si sviluppa nella zona sud-orientale dell'hinterland milanese. Confina con i comuni di Milano (a nord-ovest), Peschiera Borromeo e Mediglia (a est) e San Giuliano Milanese (a sud).
Nell'area sandonatese, attualmente, vivono oltre 30000 persone, ma lo sviluppo maggiore della città è avvenuto nel ventennio 1950/1970, quando la popolazione è passata da poco meno di 3000 persone a quasi 27000.
L'incremento demografico e delle attività è, innanzitutto, la conseguenza dell'insediamento delle strutture di ricerca, amministrative e direzionali delle aziende del gruppo ENI che, di fatto, hanno preso possesso di una buona parte del territorio sandonatese, prima di impronta essenzialmente agricola.
L'importanza del comune di San Donato è accresciuta dalle strutture sanitarie (è presente un ospedale che gode di una certa fama in campo chirurgico), scolastiche, con un centro Omnicomprensivo che ospita tre istituti superiori, e di formazione professionale, gestite da un consorzio regionale.
Lo sviluppo delle strutture edilizie relative alle aziende e ai servizi ha conservato comunque ampie aree verdi che, a loro volta, alimentano la richiesta di nuove aree abitative, di fatto ambite e quindi pregiate. Gli edifici recenti sono l'espressione delle più evolute concezioni architettoniche e nuovi progetti vengono attuati in continuazione.

 

V Palazzo Uffici dell' ENI (Agip)

 

Il territorio che si estende attorno alla frazione di Poasco, tra la via Emilia e Chiaravalle milanese, mantiene ancora una caratteristica fisionomia agricola. La testimonianza più esplicita di un'area che è stata utilizzata per secoli per le coltivazioni e l'allevamento è però costituita dalla presenza delle cascine, a volte vecchie di secoli, sparse su tutta la zona. Alcune sono ancora attive, altre in progressivo abbandono e altre ancora sono state restaurate e impiegate come centri culturali (biblioteca civica, centro polivalente di Cascina Roma).
Il tratto del fiume Lambro che interessa il comune di San Donato ha una estensione lineare di circa 6 chilometri e costituisce la linea di confine con i comuni di Peschiera Borromeo e Mediglia. Le sue acque costituiscono soprattutto un elemento di derivazione in quanto alimentano alcune rogge che si dipartono dalla sponda destra e, scorrendo prevalentemente a cielo aperto, defluiscono nello stesso Lambro più a sud (roggia Fuga e Cavenaga).
A completare il profilo idrografico di San Donato troviamo la roggia Vettabbia, utilizzata fin dall'epoca romana, e il canale Redefossi che si dipartono dalla rete idrica di Milano, ormai ridotti a collettori fognari. Il secondo dei due, in tempi molto recenti, è stato coperto fino al comune di San Giuliano. Tra il Redefossi e il Lambro si sviluppa un canale scolmatore, costruito negli anni sessanta per contenere il problema delle esondazioni, abbastanza ricorrenti nella zona.
per approfondimenti sulla Città di San Donato Milanese vedi anche (cenni storici)

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